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Carpfishing in piccoli ambienti selvatici.

Fin da piccolo sono stato sempre affascinato da piccoli ambienti immersi nella natura, lontani dalla civiltà e da qualsiasi cosa che possa disturbare le mia pace.
C’è da dire però, che prima di affrontare determinati posti, occorre effettuare una lunga e meticolosa ricerca.

Pesci del genere non si dimenticano certo facilmente. Utilizzare la giusta esca ed il giusto approccio può portare a ngrandi soddisfazioni anche in ambienti scarsamente popolati di carpe.

Nel corso degli anni sono stato fortunato ad aver trovato posti magnifici, sebbene abbastanza impervi, e aver avuto l’opportunità di pescarci ed esprimere il mio stile. Esiste una grande varietà di questi piccoli ambienti, che cambiano in base alle loro origini: cave d’estrazione, piccoli sbarramenti e laghi di origine naturale. Ognuno di essi è caratterizzato da specifiche che possono sembrare simili, ma che in realtà a livello tecnico si rivelano molto differenti l’uno dall’altro; fondale, alimento naturale, alghe e densità di pesce possono cambiare totalmente la ricerca e la cattura di alcuni esemplari.
Senza dubbio, l’approccio a laghi con poco alimento naturale e con una densità di pesce elevato, porterà ad un alto successo della pescata ed è per questo che, con il passare degli anni, ho saputo selezionare determinati ambienti; laghi in cui nuotassero pochi pesci e in cui fossero presenti determinati tipi di alimento necessari ad un buon accrescimento delle carpe.

La quantità di molluschi presenti in questa immagine da l’idea di quanto piene di alimento naturale possano essere alcune di queste piccole acque.

Inoltre è fondamentale saper comprendere anche altri fattori che sono determinanti per la riuscita della pescata, ovvero le condizioni meteorologiche. È molto importante tenerle d’occhio proprio perché i cambiamenti di pressione atmosferica (come pioggia e sole) possono essere più sensibili nei piccoli laghi.
Alla fine di tutte queste situazioni è assolutamente importante riuscire a trovare un approccio di pesca conveniente, nel mio caso preferisco l’utilizzo di tigernut e canapa, che sono in grado di stimolare l’appetito del pesce attraverso l’elevata attrattività, ma senza saziarne la sua curiosità.
Invece, per insidiare dei pesci in questi ambienti con delle boilies, bisognerà ricorrere e delle esche costruite con degli ingredienti molto simili alle abitudini alimentari del pesce in determinati fondali.
Nel mio caso faccio sempre affidamento alla boilies Krill e curry di casa Onfish, composta principalmente da farine proteiche derivate da Krill, gamberi e farine di crostacei, facilmente reperibili dalle carpe in questi posti.
In conclusione, posso dire che in determinati ambienti le carpe sono parecchio diffidenti, quindi bisognerà applicare una tecnica di pesca raffinata ed andranno utilizzati alcuni accorgimenti per non far allarmare i pesci.
Personalmente cerco di essere il più trasparente e leggero possibile, perciò costruisco inneschi bilanciati, ami di taglia non eccessiva e una buona distensione sul fondo della lenza.
Detto ciò, posso tranquillamente affermare che determinati posti possono sembrare facili a primo impatto, ma in realtà per una buona riuscita bisogna prendere in considerazione molti fattori che possono cambiare da lago in lago.

Le tigernut possono essere un’ottima arma, riproducendo visivamente l’alimento naturale delle carpe e resistendo agli attacchi di gamberi e piccoli pesci.

Pierfrancesco Arcangeli Conti